giovedì 10 dicembre 2009

IL FUTURO DELL' EUROPA: SHARIA IN SPAGNA


DONNA ADULTERA RISCHIAVA LA LAPIDAZIONE PER MANO DI UN TRIBUNALE ISLAMICO ILLEGALE.

Sorpresa: la sharia, la legge islamica, condanna a morte le donne maomettane adultere anche in Europa. E c’è pure una «polizia religiosa», la Hisba, che si incarica di eseguire le sentenze. Nella Spagna del premier socialista Zapatero, dove ci sono 800 moschee e 14 minareti (e dove il governo ha invitato i Comuni a destinare terreni per edificare i luoghi di culto di Allah), il Corano si insegna a scuola in quattro regioni dal 2005 e ci sono persino corsi pubblici online per imam.Il caso che ha fatto scoppiare lo scandalo è quello di Boshra, marocchina di 30 anni, immigrata illegale rimasta incinta, che stava per essere messa a morte da 20 «taleban». È avvenuto a Valls (Tarragona), in una Catalogna che registra il più alto tasso di immigrati (15,9%, in maggioranza marocchini) del Paese, con 190 moschee e 360 mila fedeli del Profeta. Boshra, accusata di aver avuto una relazione col marito della sorella, è stata sequestrata il 14 marzo scorso con un’azione da commando studiata a tavolino. Secondo il racconto della vittima ai Mossos d’Esquadra, la polizia regionale, il marito Hassan, marocchino pure lui, l’aveva precedentemente avvertita di non mettere al mondo la creatura che portava in grembo perché era frutto dell’infedeltà. Ma la coraggiosa mamma l’aveva denunciato per minacce e maltrattamenti. Allora i «taleban» sono passati all’azione. Boshra era al supermercato quando le si è avvicinata una connazionale chiedendole di aiutarla a caricare su un’auto le borse della spesa. A quel punto uno degli uomini della «polizia religiosa» le ha piazzato un coltello alle spalle e l’ha fatta salire su di un Suv. Boshra è stata portata in una casa di campagna isolata, dove era già stato approntato il tribunale salafista (una corrente islamica fondamentalista). Dopo ore di processo, la sentenza: condanna a morte sia per lei che per il «frutto del peccato».Il giorno dopo Boshra viene affidata a una coppia, Mohamed e Habiba. La moglie viene a sapere della condanna dalla voce di Mohamed: «Hanno già emesso il verdetto, devo uccidere lei e il feto». Habida minaccia di lasciarlo e Boshra approfitta della lite per scappare in un bar nei pressi e chiamare la polizia. I Mossos, dopo indagini durate mesi, alle quali ha partecipato anche l’antiterrorismo, hanno identificato tutti i venti «talebani» della Hisba, anche se ne hanno arrestati solo sette, con l’accusa di sequestro, associazione per delinquere e tentato omicidio. Boshra, che ha partorito suo figlio in ottobre, deve adesso riconoscere i sequestratori. Ma è irreperibile. Le associazioni maomettane catalane hanno preso subito le distanze. «Nella nostra comunità ci sono credenti più ortodossi di altri, ma la fede deve essere professata rispettando lo Stato di Diritto e qualsiasi atto che lo oltrepassi è un reato e deve essere trattato come tale», tuona Halhaud, portavoce del Consell Islàmic de Catalunya. Ma il caso non è isolato. «Sono tre anni che denunciamo questi estremisti che usano la forza per imporre le loro idee religiose. E molte vittime non hanno il coraggio di andare dalla polizia», chiosa Alami, presidente della Associazione Amici del Popolo Marocchino. Finora però era una sharia «a bassa intensità»: ragazze picchiate per non portare il velo. Ora i «taleban» hanno alzato il tiro. (Fonte: Informazione Corretta, 10/12)

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, no ! queste cose non devono succedere qui! Bisogna essere intransigenti. Grandmere

Alessandra ha detto...

Notare: erano coinvolte anche delle donne!

petroniostefano ha detto...

Per Alessandra.
Il fatto che siano coinvolte anche delle donne non è un fatto che può stupire chi conosce il mondo arabo/islamico, mentre dovrebbe far riflettere chi si occupa di violenza sulle donne, perchè il processo verso anche solo l'acqusizione del principio di parità uomo-donna è lontano da certe mentalità.
Ricordo di aver letto, credo in un rapporto onu, che il 90% delle donne giordane giustifica la violenza verso le donne in talune circostanze, quindi purtroppo la presa di coscienza delle donne dei propri diritti, in certi ambienti sociali, è lontana.
Ma oltre a questo episodio criminale che hai descritto, se si pensa all'infibulazione sono le donne che sono coinvolte in prima persona in questa pratica illegale e violenta.

Alessandra ha detto...

Assolutamente, ma anche se non è la prima volta che sono coinvolte delle donne (vedi come la pensano le "madri" di Hina e Sanaa!!!), è sempre qualcosa di scioccante... . Ho postato anch'io delle donne giordane:
http://www.milleeunadonna.blogspot.com/.../rania-di-giordania-e-le-prediche-di.html

Potrei fare molti altri esempi.


Poi sto vedendo che, anche molte che condannano certe ingiustizie e barbarie, magari le hanno pure vissute, si sentono giudicate, RIFIUTATE da noi perchè appartenenti a una cultura arabo-islamica, si sentono incastrate tra due estremi, non si sentono capite perchè "seguiamo quello che dicono i media", "odiamo l'islam", "ci sentiamo superiori", naturalmente siamo "razzisti"... .

petroniostefano ha detto...

Oh beh, è vero che c'è sempre qualcuno che, per non dialogare, taglia corto con frasi tipo "razzista" o "odio verso l'islam" ecc., però devo dire che, a sensazione, sono più a farlo i nostri italici seguaci del politicamente (islamicamente) corretto a farlo più degli immigrati stessi.
I problemi di comunicazione, tra immigrati e residenti, ci sono comunque e sono reali, però, come sempre, la responsabilità non è mai di una sola parte, ciascuno deve fare la propria.

Alessandra ha detto...

Assolutamente di nuovo. Qui si potrebbe tornare per esempio sul silenzio delle femministe italiane e occidentali su quello che subiscono le donne musulmane, ma che, secondo molti, bisogna accettare perchè "questa è la loro cultura", "loro sono contente così" e giù di nuovo accuse di razzismo e islamofobia dai politicamente ed islamicamente corretti che ben conosciamo e che musulmani non sono. E se siamo messi così noi, possiamo immaginarci cosa possono dire donne arabe e musulmane impaurite (per tornare a loro) a chi combatte certe battaglie! Non dimentichiamo poi le accuse di apostasia ai MUSULMANI che difendono i diritti delle donne e i diritti umani in generale!

theo ha detto...

Sarebbe bello far uscire questo dialogo dai confini ristretti di un blog; sarebbe bello poterlo postare per esempio su uno dei tanti blog gestiti da donne di sinistra. La sogggezione fisica è sempre preceduta da una ismile "culturale". E' questo il meccanismo col quale da anni si cerca di sventrare il cuore cristiano e occidentale dell'europa e spesso, tra i soldatini più ossequiosi, si trovano delle donne.

Alessandra ha detto...

Eh, magari, sarebbe bello sì!!!! Infatti certe battaglie non dovrebbero essere nè di destra nè di sinistra: neanch'io mi definisco e passo per essere una "di destra". Mi occupo solo di ciò che ritengo giusto.
Comunque, tanto per cominciare creato un gruppo dedicato al mio blog su Facebook un paio di giorni fa! Benvenuto Theo! :-)

Anonimo ha detto...

Al di la della solidarietà fra donne la cosa grave è che si creata una legge ed un tribunale altrnativo all'ordine costituito della legge spagnola.
Questo deve essere condannato e molti stati europei devono far attenzione all'espandersi di questo islam che tutti definiscono estremista ma non credo che lo sia, questo è il loro modo di vedere le cose, questo è cio che gli viene insegnato nei loro paesi d'origini e ciò che impone il Corano.
Attenzione!!!

lorena

Alessandra ha detto...

Infatti questo è lo scopo del post.

Anonimo ha detto...

Io invece sono scandalizzata per le convertite italiane che fondano associazioni per donne musulmane e scrivono al Presidente della Repubblica rivendicando il diritto di portare il burka,per non parlare dell'idea di fondare un partito islamico e nel frattempo approvano la lapidazione,15 minuti di sofferenza.
Robe da matti , inamissibile una cosa cosi , ed è un segnale molto , ma molto grave.
inc@

Alessandra ha detto...

Ecco, questo è uno altro motivo di scandalo, più grave ancora, anche perchè i convertiti poi minacciano i musulmani di nascita spesso più moderati!!!!!

Anonimo ha detto...

E non solo, minacciano anche le italiane sposate con musulmani che non sono come loro e che fortunatamente non condividono le loro ideologie perchè sane mentalmente, vieni a fare un giro nel mio blog .
inc@

Alessandra ha detto...

Anche questo è noto, non ti curar di lor, ma guarda e passa!

Anonimo ha detto...

inc@..potresti lasciarci l'indirizzo del tuo blog, vorrei conoscerlo....cmq spero che il nostro governo non metta questa gente nelle condizioni di avere nel nostro paese dei tribunali ove si giudica in base alla sharia, condivido il pensiero di Soud sbai che in una trasmissione di sabato notte su rete4 ha affermato che allo sranieri nordafricano che viene in Italia per matrimonio o lavoro dovrebbero prima di rilasciare visto che in Italai esiste uno stato delle regole, dei diritti ma anche...DOVERI!
LORENA

Alessandra ha detto...

Lorena, il blog di Inca è tra i miei "preferiti". Guarda a destra, c'è lo spazio "Visita anche..." ed è tra i primi dell'elenco.