giovedì 3 dicembre 2009

CITTADINANZA: LA CONTROPROPOSTA DI SBAI (PDL)

Roma – 26 novembre 2009 - Dalle file del Popolo della libertà esce una nuova proposta di riforma della cittadinanza. Il testo, presentato dalla deputata Souad Sbai, si pone su un piano decisamente diverso rispetto alla proposta bipartisan Sarubbi-Granata e per alcuni aspetti prevede un percorso anche più difficile rispetto a quello attuale. Sbai propone di dare la cittadinanza ai minori nati in Italia o arrivati qui da piccoli dopo che hanno frequentato e concluso tutto il ciclo della scuola dell’obbligo (dieci anni tra elementari, medie e biennio delle superiori). I minori che quando arrivano in Italia sono già oltre l’età dell’obbligo (che oggi è fissata a 16 anni), per diventare italiani dovrebbero invece prima completare le superiori o una scuola professionale e comunque aspettare la maggiore età. Agli adulti verrebbero invece richiesti otto anni di residenza legale (quattro con il permesso e quattro con la carta di soggiorno) per prendere la cittadinanza, rispetto agli attuali dieci. Il percorso verso il passaporto tricolore sarebbe però scandito da due verifiche al termine del quarto anno e dell’ottavo anno: gli aspiranti italiani dovrebbero dimostrare di conoscere lingua, storia, cultura, educazione civica e costituzione, la prima volta a livello base, la seconda bene. Altri requisiti per la cittadinanza sarebbero poi una casa, un lavoro, un reddito sufficiente a mantenersi e nessun carico pendente con la giustizia. “Vogliamo preservare l’integrità politica e sociale dell’Italia, prevenendo il rischio di disgregazione. Tendiamo la mano a chi consapevolmente sceglie l’Italia come sua nazione” ha detto Sbai oggi in conferenza stampa. La deputata del Pdl ha annunciato anche che non voterà la Sarubbi-Granata: “Cinque anni per la concessione della cittadinanza sono pochi e ci sono tanti contrari a quella legge”. Scarica SBAI: "Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di acquisto della cittadinanza" (2904) (Fonte: Souad Sbai, 26/11)

2 commenti:

Stefano. ha detto...

Più saggia di Fini.
Però personalmente aggiungerei: Non fare di professione l'iman seminatore di odio.

Alessandra ha detto...

Già, ma cosa c'entrano gli imaM?