mercoledì 19 maggio 2010

QUANTE SONO LE RAGAZZE MUSULMANE IN ITALIA IN QUESTA SITUAZIONE? QUANTE?!


SI FIDANZA CON UN ITALIANO. PICCHIATA DA PADRE E FRATELLO.


Sotto protezione la ragazza turca e l'amica che l'ha aiutata.

18 anni, fidanzata con un italiano, è stata picchiata per anni dal padre e dal fratello perché "cattiva musulmana". L'ultima minaccia: "Ti tagliamo la testa e la gettiamo nel Po". Il pm contesta ai due l'aggravante dell'odio razziale. Gli inquirenti temono che i due, una volta liberi, possano vendicarsi. La ragazza turca presto sarà trasferita in una località segreta del Sud.
La ragazza turca sottoposta a maltrattamenti in famiglia perché fidanzata con un italiano e quindi cattiva musulmana, è sotto protezione perché si temono vendette. Le minacce subite per anni da parte del padre e del fratello e i continui pestaggi, hanno convinto gli inquirenti ad applicare questa misura preventiva perché ritengono la ragazza a rischio.Sotto protezione anche la ragazza che ha aiutato la ragazza a denunciare le violenze. Gli inquirenti temono che una volta lasciato il carcere, Ahmet Kels, spalleggiato dal figlio Umit, voglia vendicarsi della figlia.

LA VICENDA. «Se continui a frequentare gli italiani e se non lasci il tuo fidanzato che non è musulmano ti tagliamo la testa e la gettiamo nel Po». E dopo questa minaccia, giù botte. Ma dopo due anni di violenze fisiche e minacce su una ragazza di 18 anni, i due turchi, padre e figlio, sono stati arrestati per maltrattementi e lesioni, aggravati dalla discriminazione dell'odio razziale, religioso ed etnico. Ahmet Kels, 40 anni, con il figlio Umit, di 26, da circa due anni maltrattava moglie e la figlia di 18 anni colpevole di avere un fidanzato e amici italiani. Non era quindi rispettosa della religione islamica.La situazione è venuta alla luce il 25 aprile quando la ragazza, picchiata per l'ennesima volta dal padre e dal fratello, è stata costretta a rivolgersi all'ospedale. I pugni e calci stavolta avevano provocato contusioni in varie parti del corpo. I carabinieri hanno cominciato a indagare e, grazie ad alcune testimoninanze, hanno scoperto la dura realtà famigliare in cui la ragazza, impiegata in un'azienda del posto, era costretta a vivere.La Procura della Repubblica ha emesso oggi gli ordini di arresto per i due turchi, ritenuti pericolosi. Il magistrato ha contestato a entrambi alcune aggravanti: aver commesso il reato per finalità di discriminazione e di odio etnico, nazionale, razziale e religioso, «poiché in più occasioni e davanti a testimoni, i due avrebbero minacciato la ragazza del taglio della testa perché frequentava amici italiani e aveva un fidanzato italiano e non era rispettosa della religione musulmana». Padre e figlio sono stati rinchiusi nel carcere di Mantova, mentre la ragazza è stata allontanata dalla famiglia e ospitata in una casa protetta. (Fonte: http://www.gazzettadimantova.geolocal.it/ , 15/5)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ce ne sono, anche di più giovani purtroppo.
Se mai i violenti sono cattivi!!
I veri musulmani non sono così, ma sono pacifici come il nostro amato profeta Maometto.
Non devono essere violenti.
La ragazza deve essere libera.
Schifosi violenti estremisti TFOOOO!!

Anonimo ha detto...

Sono fiera di essere Moderna.

Anonimo ha detto...

Curdi sicuramente... povera turchia.
-.-