La ragazza: "Ho detto [alla polizia] che mi stava trattenendo contro la mia volonta' e per tutta risposta mi hanno detto, 'e' tuo padre, se vuole puo' anche ucciderti'."
Invero, la legge tradizionale islamica non prevede punizioni per un padre che uccide i suoi figli. "Non e' soggetto a rappresaglia un padre o una mader (o i loro padri o madri) per l'uccisione di un loro figlio, o di un figlio del figlio." ('Umdat al-Salik o1.1-2).
"Ragazza inglese di 10 anni rapita in Arabia Saudita per 11 anni dal padre", di Sarah Arnold e Boudicca Fox-Leonard per The Mirror, 11 Aprile:
Suzanne lavorava come hostess per Saudi Air quando ha conosciuto Zuhair, un uomo d'affari Saudita.
Si e' convertita all'Islam e l'ha sposato, ma dopo quattro figli e 19 anni assieme il matrimonio e' fallito, e nel 1998 e' cominciata una battaglia legale per la custodia della giovane figlia Hana (foto "prima" e "dopo", ndr), che viveva con il padre.
E due giorni prima dell'udienza e' stata rapita dall'Inghilterra dopo averle detto che sarebbero usciti a comprare delle caramelle.
Dice: "Siamo entrati in macchina, ma invece di fermarsi al negozio siamo andati avanti. Anche se avevo solo 10 anni ho cominciato a sentirmi male, pensando che qualcosa non stava andando per il verso giusto."
"Dopo quasi un ora siamo arrivati all'aeroporto. Papa' ha tirato fuori due valige e quando gli ho chiesto dove stavamo andando mi ha detto 'a casa'."
"Capii istintivamente che intendeva in Arabia. Mi ha sgridata quando ho provato a fare domande ed ero cosi' impaurita che ho cominciato a tremare."
"Gli ho chiesto se avrei rivisto mamma e lui mi ha detto, 'Tua mamma non ti ama piu''. Non potevo nemmeno piangere perche' mi sgridava quando cominciavo.
"Quando siamo arrivati alla capitale saudita la prima cosa che mi ha colpito e' stato il calore e le voci straniere. Non potevo capire nulla. E' stato l'inizio di un incubo."
La madre Suzanne aggiunge: "I rapporti erano molto tesi fra noi, avevo paura di lui, ma non ho mai pensato che avrebbe potuto scappare dal paese e portare via la nostra piccola."
"E' stato solo quando non si e' presentato all'udienza per la custodia che ho capito che l'avevo fatto e che era troppo tardi." [...]
"Mi sentivo distrutta", aggiunge la ragazza. "Era chiaro dal momento in cui sono arrivata che le donne la' erano trattate in maniera molto diversa."
"Quando compii 11 anni mi fu imposto di indossare il velo e non potevo lasciare la casa senza il permesso di papa'. Non avevo amici e non mi era permesso di giocare fuori. Papa' era molto severo - verbalmente offensivo, e mi imponeva di svolgere tutti i lavori domestici. Non voleva nemmeno sentir pronunciare il nome di mamma. Continuava a dirmi che lei non mi amava." [...]
Nel 2002 quando Hana compi' 14 anni era diventata cosi' disperata da andare dalla polizia saudita in cerca di aiuto... ma venne rispedita dal padre.
Dice: "Ho detto loro che venivo trattenuta contro la mia volonta' e per tutta risposta mi hanno detto, 'e' tuo padre, se vuole puo' anche ucciderti'. Quando sono tornata a casa papa' mi ha chiusa in camera, mi ha bloccata a terra e mia ha tagliato i capelli e gli ha dato fuoco. Mi ha lasciata praticamente calva. Mi ha ritirato da scuola e mi sono sentita ancora piu' isolata. Aveva un carattere terribile e avevo molta paura di lui. Mi picchiava se non facevo quello che diceva."
Hana si e' recata tre volte all'Ambasciata Britannica chiedendo aiuto, ma le e' stato detto che, sotto la legge saudita, non c'era nulla da fare... . (Fonte: http://www.italian.faithfreedom.org/ , 18/4)
Invero, la legge tradizionale islamica non prevede punizioni per un padre che uccide i suoi figli. "Non e' soggetto a rappresaglia un padre o una mader (o i loro padri o madri) per l'uccisione di un loro figlio, o di un figlio del figlio." ('Umdat al-Salik o1.1-2).
"Ragazza inglese di 10 anni rapita in Arabia Saudita per 11 anni dal padre", di Sarah Arnold e Boudicca Fox-Leonard per The Mirror, 11 Aprile:
Suzanne lavorava come hostess per Saudi Air quando ha conosciuto Zuhair, un uomo d'affari Saudita.
Si e' convertita all'Islam e l'ha sposato, ma dopo quattro figli e 19 anni assieme il matrimonio e' fallito, e nel 1998 e' cominciata una battaglia legale per la custodia della giovane figlia Hana (foto "prima" e "dopo", ndr), che viveva con il padre.
E due giorni prima dell'udienza e' stata rapita dall'Inghilterra dopo averle detto che sarebbero usciti a comprare delle caramelle.
Dice: "Siamo entrati in macchina, ma invece di fermarsi al negozio siamo andati avanti. Anche se avevo solo 10 anni ho cominciato a sentirmi male, pensando che qualcosa non stava andando per il verso giusto."
"Dopo quasi un ora siamo arrivati all'aeroporto. Papa' ha tirato fuori due valige e quando gli ho chiesto dove stavamo andando mi ha detto 'a casa'."
"Capii istintivamente che intendeva in Arabia. Mi ha sgridata quando ho provato a fare domande ed ero cosi' impaurita che ho cominciato a tremare."
"Gli ho chiesto se avrei rivisto mamma e lui mi ha detto, 'Tua mamma non ti ama piu''. Non potevo nemmeno piangere perche' mi sgridava quando cominciavo.
"Quando siamo arrivati alla capitale saudita la prima cosa che mi ha colpito e' stato il calore e le voci straniere. Non potevo capire nulla. E' stato l'inizio di un incubo."
La madre Suzanne aggiunge: "I rapporti erano molto tesi fra noi, avevo paura di lui, ma non ho mai pensato che avrebbe potuto scappare dal paese e portare via la nostra piccola."
"E' stato solo quando non si e' presentato all'udienza per la custodia che ho capito che l'avevo fatto e che era troppo tardi." [...]
"Mi sentivo distrutta", aggiunge la ragazza. "Era chiaro dal momento in cui sono arrivata che le donne la' erano trattate in maniera molto diversa."
"Quando compii 11 anni mi fu imposto di indossare il velo e non potevo lasciare la casa senza il permesso di papa'. Non avevo amici e non mi era permesso di giocare fuori. Papa' era molto severo - verbalmente offensivo, e mi imponeva di svolgere tutti i lavori domestici. Non voleva nemmeno sentir pronunciare il nome di mamma. Continuava a dirmi che lei non mi amava." [...]
Nel 2002 quando Hana compi' 14 anni era diventata cosi' disperata da andare dalla polizia saudita in cerca di aiuto... ma venne rispedita dal padre.
Dice: "Ho detto loro che venivo trattenuta contro la mia volonta' e per tutta risposta mi hanno detto, 'e' tuo padre, se vuole puo' anche ucciderti'. Quando sono tornata a casa papa' mi ha chiusa in camera, mi ha bloccata a terra e mia ha tagliato i capelli e gli ha dato fuoco. Mi ha lasciata praticamente calva. Mi ha ritirato da scuola e mi sono sentita ancora piu' isolata. Aveva un carattere terribile e avevo molta paura di lui. Mi picchiava se non facevo quello che diceva."
Hana si e' recata tre volte all'Ambasciata Britannica chiedendo aiuto, ma le e' stato detto che, sotto la legge saudita, non c'era nulla da fare... . (Fonte: http://www.italian.faithfreedom.org/ , 18/4)
12 commenti:
Sì ma come finisce la storia? Non c'è scritto da nessuna parte.
Vero. L'articolo in inglese dice che la ragazza ha fatto una drammatica fuga da Jeddah e ora è tornata a stare con sua madre.
http://www.mirror.co.uk/news/top-stories/2010/04/11/british-girl-of-10-kept-in-saudi-hell-hole-for-11-years-by-her-dad-115875-22176525/
Grazie.
Non si tratta di un altra civiltà.
SI TRATTA DI UNA NON CIVILTA'
"Non si tratta di un altra civiltà.
SI TRATTA DI UNA NON CIVILTA'"
Commento un pò qualunquista...anche sterile se vogliamo.
Di casi come questo sono pieni i tribunali di mezzo mondo ed il genitore-rapitore non è sempre un islamico: le mamme e i papà europei, asiatici e quant'altro erano forse più CIVILI?
Quest'uomo non si è comportato da persona civile. Gli altri genitori che rapiscono i figli, in particolare gli occidentali. lo fanno per "tradizione" (i figli appartengono al padre)?
Vedo comunque la questione non solo in termini di civiltà occidentale/inciviltà islamica, ma civiltà e inciviltà tout court.
Qualcuno sa indicarmi un qualche paese non islamico in cui una figlia che va a denunciare il padre per sequestro di persona si sentirebbe rispondere dalla polizia "è tuo padre, se vuole può anche ucciderti"? Quando la finiremo con questa ipocrisia che ci sta portanto tutti alla catastrofe? Quando la finiremo di fare finta che il problema non sia l'islam ma qualcos'altro? Quando la finiremo di tapparci gli occhi e le orecchie per poter continuare a raccontare a noi stessi che il cielo è sempre più blu e che chi dice che sta arrivando il diluvio è solo un menagramo (o qualunquista, o sterile, o qualunque altra cosa denigrativa a scelta)?
Qualcuno sa indicarmi un qualche paese non islamico in cui una figlia che va a denunciare il padre per sequestro di persona si sentirebbe rispondere dalla polizia "è tuo padre, se vuole può anche ucciderti"?
Ecco, più di così.
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