800 911 793 Progetto lanciato due anni fa dall'Acmid-donna ONLUS (Associazione delle Comunità delle Donne Marocchine in Italia), e realizzato grazie al contributo della Fondazione Nando Peretti. Si tratta di un centro di ascolto cui le donne possono rivolgersi per denunciare casi di maltrattamenti e ricevere consigli e sostegno psicologico e legale. prevede un percorso completo di assistenza alle vittime di violenza, dal primo soccorso, al sostegno psicologico, alla consulenza legale. Spesso le donne immigrate non sono a conoscenza dei diritti di cui possono godere in Italia. Risponde in quattro lingue: italiano, arabo (compreso il dialetto marocchino), inglese e francese.
Il numero verde si propone proprio questo: informare le donne vittime sulla legge italiana e offrire un servizio di mediazione linguistica con l’assistente legale.
Il numero verde si propone proprio questo: informare le donne vittime sulla legge italiana e offrire un servizio di mediazione linguistica con l’assistente legale.
E'inoltre in collegamento diretto con i Centri Antiviolenza e i Centri di Accoglienza di tutto il territorio italiano.
I dati: Oltre cinquemila denunce per violenze e maltrattamenti, nel 34% dei casi per sottrazione del permesso di soggiorno da parte del marito, e nel 32% perché costrette ad accettare la poligamia.
Secondo il bilancio tracciato lo scorso agosto, oltre il 76% di queste sono marocchine, il 61% madri maltrattate, oltre il 73% di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Nel 25% dei casi, costrette ad assistere passivamente al rapimento dei loro figli da parte dei mariti. Molte però anche le chiamate di donne italiane, vittime di mariti musulmani (3.500 solo negli ultimi 6 mesi del 2008).
I dati: Oltre cinquemila denunce per violenze e maltrattamenti, nel 34% dei casi per sottrazione del permesso di soggiorno da parte del marito, e nel 32% perché costrette ad accettare la poligamia.
Secondo il bilancio tracciato lo scorso agosto, oltre il 76% di queste sono marocchine, il 61% madri maltrattate, oltre il 73% di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Nel 25% dei casi, costrette ad assistere passivamente al rapimento dei loro figli da parte dei mariti. Molte però anche le chiamate di donne italiane, vittime di mariti musulmani (3.500 solo negli ultimi 6 mesi del 2008).
7 commenti:
Speriamo che riesca ad aiutare il maggior numero di persone, in modo che anche se sicuramente non debellerà questa piaga, almeno la ridurrà al lumicino (e magari creerà anche un deterrente...)
Anzi, se qualcuna di queste donne che ha la possibilità di bazzicare su Internet, legge il blog e se la sente di raccontare la sua storia qui, magari usano dei nickname, non si faccia problemi. Oppure, che ne so, loro vicini di casa che possono chiamare il numero verde per aiutarle . ... Diamo un senso al blog!
brava ale!
ma ti assicuro che il blog ha un senso anche adesso.
primo capo
E'stato un sucggerimento che ho accolto volentieri!
Di italiane maltrattate c'e' ne sono tante, quelle che vivono nei paesi musulmani vivono situazioni ancora piu'gravi di quelle stanno in Italia, perchè sono sole, soggiogate, minacciate e la legge spesso e contro di loro.
inca
bisogna parlarne sempre
Certo, Inca, ma purtroppo e paradossalmente non è detto che le donne musulmane che vivono in Paesi musulmani vivano peggio delle immigrate in Italia. Anche perchè magari un uomo normale in patria, arriva qua, per avere punti di riferimento frequenta la moschea e gli imam gli fanno il lavaggio del cervello. Sembra incredibile... .
una mia amica è vittima di un padre violento che l'ha promessa in sposa ad un tizio che nemmeno conosce. Lei è nata in italia ma suo padre no...lei desidera fuggire di casa ma ha paura che suo padre la possa trovare ed ucciderla...è possibile aiutarla?
Posta un commento