sabato 23 agosto 2008

LA RIVOLTA DELLE PRIME MOGLI


In Iran un comitato parlamentare ha approvato una proposta di legge per consentire agli uomini di prendere una seconda moglie senza l’autorizzazione della prima come prevede il diritto attualmente in vigore. A causa dell’opposizione delle femministe ci sono voluti anni per far passare la proposta di “legge per la protezione delle famiglie”, soprannominata dagli attivisti “anti-famiglia”. Il dibattito è segno delle crescenti tensioni sociali in Iran, dove le autorità se la prendono con coloro che si battono per i diritti delle donne e molte attiviste della campagna “un milione di firme” sono finite in carcere. Sui media iraniani la controversa proposta di legge è passata sotto silenzio e a rendere nota la notizia, scatenando il putiferio, è stato soltanto il giornale indipendente Etemad. Questa proposta di legge è un’assurdità in l’Iran, dove le donne hanno il diritto di voto dal 1963, accedono all’università dal 1934 e rappresentano il 63% delle matricole. (Fonte: "La Stampa")
Non è la sola manovra contro le donne: di fronte al crescente ruolo femminile il governo avrebbe voluto inserire le “quote azzurre” negli atenei. Consapevole che metà dell’elettorato è rosa, aveva però accantonato la proposta. La proposta di legge sulla poligamia deve ancora passare al vaglio dei deputati ma è certo che, se dovesse essere approvata, le donne faranno sentire il loro dissenso nelle elezioni presidenziali del 2009.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La cosa che ritengo essere più assurda è che parlando di Iran l'opinione pubblica sente sempre discorsi riguardanti bomebe atomiche, armi di distruzione di massa...Guerra, guerra e guerra: e sembra quasi che la soluzione a tutto sia solo quella di levargliele, con l'uso della forza, mentre ritengo che tante cose potrebbero cambiare intraprendendo battaglie più "culturali" che dall'interno combattino situazioni nelle quali i diritti umani vengono dimenticati e calpestati.
Ciao ciao :)
Andrzej

Anonimo ha detto...

Concordo.

Anonimo ha detto...

Sono esattamente 29 anni che stanno combattendo "dall'interno": c'è bisogno che vi ricordi con quali risultati?

Anonimo ha detto...

Certo, Barbara, se facessero una guerra all'Iran la colpa sarebbe solo e soltanto del suo regime e, da un certo punto di vista, qualsiasi mezzo per spazzarlo via andrebbe bene! Ma non voglio pensare alle conseguenze pratiche di un'altra guerra nella regione, almeno quelle immediate. Mi auguro sia un timore infondato, ma credo ancora che molti iraniani non vorrebbero una guerra nel loro Paese, anche se ovviamente odiano il regime nazi-islamico di Ahmadinejad e Khamenei.