Mogadiscio, 17 giu. (Adnkronos/Aki) - Incatenata a un albero di giorno e segregata in una piccola stanza buia di notte. E' la sorte toccata in Somalia a una ragazza di 17 anni, Nurta Mohamed Farah, che alcuni mesi fa ha deciso di rinunciare alla sua fede islamica per abbracciare il cristianesimo. A denunciare le drammatiche condizioni di vita della ragazza sono stati alcuni esponenti della comunita' cristiana del villaggio di Barhder, nella regione meridionale di Gedo, dove il fatto ha avuto luogo.
E ancora: Pakistan: donne e ragazze Cristiane denunciano abusi sessuali; capo-villaggio Musulmano espelle 250 famiglie Cristiane http://www.italian.faithfreedom.org/comment.php?t=2051 .
E poi: «Spari di vernice sulle cecene senza velo» http://www.corriere.it/esteri/10_giugno_21/cecenia-aggredite-donne-senza-velo_b7867fb2-7d18-11df-b32f-00144f02aabe.shtml .
venerdì 25 giugno 2010
SOMALIA: RAGAZZA ABBRACCIA IL CRISTIANESIMO, GENITORI LA INCATENANO AD UN ALBERO
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4 commenti:
Io da anni ripeto che le piccole comunità cristiane nei paesi a maggioranza musulmana sono destinate ad essere cancellate e meglio sarebbe dargli la possibilità di emigrare in europa o in america.
Siamo lontani dagli anni 20 dello scorso secolo, ora l'islam oscilla tra i salafiti ed i wahabiti e non c'è posto per i non musulmani.
ma perchè ci sono solo minoranza cristiane?
Nel mediterraneo e medio oriente l'espansione dell'islam è avvenuto nelle zone che erano cristiane, quindi è normale che le minoranze maggiori siano quelle, che si sono in genere arabizzate linguisticamente ma non islamizzate, es. copti o maroniti.
In asia invece le minoranze possono essere anche altre, es. bahai.
Poi ogni stato fa un pò parte a sè.
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