A poche settimane dall'apertura di un centro culturale nel quartiere.
Roma, 13 mar. - (Adnkronos/Aki) - "Nonostante questo atto intimidatorio andro' avanti con le mie attivita' in favore dell'Islam moderato e dell'integrazione dei marocchini in Italia". E' con queste parole che Ghizlane El Mansouri, presidente dell'associazione culturale 'Articolo 3' di Roma, conferma ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL la notizia circolata in questi giorni all'interno della comunita' musulmana capitolina relativa all'incendio della sua auto da parte di ignoti.
"Circa una settimana fa la mia vettura e' stata data alle fiamme da sconosciuti - spiega l'attivista marocchina - nei giorni scorsi ho deciso di presentare una denuncia contro ignoti alle forze dell'ordine. Al momento non so effettivamente chi sia stato e quali siano le ragioni di questo atto ma certamente non mi faro' intimidire ed andro' avanti per la mia strada".
Secondo i membri della locale comunita' marocchina, l'incendio dell'auto della El Mansouri potrebbe essere un atto intimidatorio nei confronti di una donna che si batte in favore dell'Islam moderato in un quartiere difficile come quello di Centocelle, dove e' presente una moschea e diverse attivita' commerciali di tipo islamico. Solo lo scorso 15 febbraio la El Mansouri ha infatti inaugurato proprio in quel quartiere la sede di un centro culturale marocchino nel quale svolge corsi di lingue e corsi di cucina marocchina per gli italiani. La nascita di questo centro culturale e le attivita' della giovane donna marocchina hanno catturato l'attenzione dei media marocchini ed in particolare dell'agenzia di stampa nazionale 'Map' e del quotidiano di Rabat, 'Le Matin', che hanno pubblicato ampi articoli sulle sue attivita' in favore dell'integrazione degli immigrati marocchini in Italia.
"Circa una settimana fa la mia vettura e' stata data alle fiamme da sconosciuti - spiega l'attivista marocchina - nei giorni scorsi ho deciso di presentare una denuncia contro ignoti alle forze dell'ordine. Al momento non so effettivamente chi sia stato e quali siano le ragioni di questo atto ma certamente non mi faro' intimidire ed andro' avanti per la mia strada".
Secondo i membri della locale comunita' marocchina, l'incendio dell'auto della El Mansouri potrebbe essere un atto intimidatorio nei confronti di una donna che si batte in favore dell'Islam moderato in un quartiere difficile come quello di Centocelle, dove e' presente una moschea e diverse attivita' commerciali di tipo islamico. Solo lo scorso 15 febbraio la El Mansouri ha infatti inaugurato proprio in quel quartiere la sede di un centro culturale marocchino nel quale svolge corsi di lingue e corsi di cucina marocchina per gli italiani. La nascita di questo centro culturale e le attivita' della giovane donna marocchina hanno catturato l'attenzione dei media marocchini ed in particolare dell'agenzia di stampa nazionale 'Map' e del quotidiano di Rabat, 'Le Matin', che hanno pubblicato ampi articoli sulle sue attivita' in favore dell'integrazione degli immigrati marocchini in Italia.
5 commenti:
Ecco, questo è preocupante e mi dispiace per questa Signora. Questi sono fatti al mio avviso veri e gravi.Spero che le autorità trovino subito i colpevoli.
Siamo con te, comunità marocchina.
Finalmente ti sei decisa a firmarti. Dici della Sbai, ma tu, tra l'altro, parli bene l' italiano?
Non vedo come possa dispiacerti e considerare vero quanto è successo a Ghizlane Mansouri e falso quanto è successo a Souad Sbai. Sei solo un'ipocrita e dovresti soltanto vergognarti!
Veramente preoccupante esattamente come le minacce alla Sbai. Stiamo importando la mafia islamica? Non ci bastavano le nostre cosche?
Cosa si può fare per combattere questi delinquenti e proteggere i moderati (e tutti i cittadini comuni)?
Esatto, "musulmani moderati" a parte, qua si stanno minacciando delle PERSONE IN CASA NOSTRA.
Dirò di più: pare che non l'abbiano capito nemmeno certi italiani anti-islamici che attaccano Souad Sbai affermando che ciò che le è successo è solo affar suo, perchè "noi gli immigrati non li vogliamo" (quando lei è più italiana di tanti italiani più marocchina di tanti marocchini penso e, secondo un certa logica, più musulmana di certi musulmani !).
Queste persone di religione musulmana si trovano veramente bloccate nel mezzo: vittime soprattutto dei fanatici e terroristi islamici che li vorrebbero morti, ma anche di italiani esasperati da politiche buoniste e multiculturaliste che li hanno portati a non voler sentire quando QUESTE STESSE PERSONE MINACCIATE DA MUSULMANI, parlano NONOSTANTE TUTTO della necessità di accoglienza, integrazione, cittadinanza degli immigrati perbene, arabi e musulmani inclusi, nel nostro Paese. Non si sa più chi sia il nemico comune e chi l'amico (già è difficile di per sè, oggi particolarmente con i musulmani).
L'atto intimidatorio a Ghizlane e l'attentato a Souad, hanno la stessa matrice. Non è curioso poi che la ragazza che ha servito il cous cous alla parlamentare sia una frequentatrice della moschea di Centocelle, lo stesso quartiere dove si trova l'associazione culturale di Ghizlane Mansouri? Coincidenza interessante!
Vergogna!Vergogna!Vergogna!
A queste persone tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno incondizionato.
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