martedì 1 febbraio 2011

TUNISI, IL FUTURO E' TEMPO DA DONNE

Un episodio basterebbe per dare un'idea della partita che si sta giocando in questi giorni in Tunisia.
All'annuncio dell'imminente ritorno a Tunisi del leader in esilio del partito islamico, Ennhanda (Rinascita), Rachid Gannouchi, un tam tam di donne su Facebook sta organizzando una accoglienza numerosa all'aeroporto di Tunisi. Sono già migliaia e hanno deciso di farsi trovare tutte in bikini.
Questo per spiegare agli italiani che in Tunisia c'è un livello di provocazione, dibattito, di presenza intellettuale e di pretesa di laicità che può stupire chi non conosce il paese. In Italia vige l'idea che la Tunisia sia nient'altro che una riserva di manodopera disperata, come in Francia vige l'arroganza - la stessa di Sarkozy - che vedeva in Bel Alì il baluardo contro il fondamentalismo (salvo fare precipitosa marcia indietro all'ultim'ora) . Entrambe le visioni si stupiscono degli avvenimenti di questi ultimi giorni.
La rivolta tunisina è sicuramente una rivolta di piazza, al punto tale che la carovana della libertà non si schioda dal presidio davanti alla Kasbah e in Boulevard Bourghiba. Studenti, insegnanti, donne, contadini, classe media non accettano che il governo di transizione sia gestito da un complice di Ben Alì, quel Mohammed Gannouchi che sta in queste ultime ore liberando buona parte degli intrallazzisti che hanno devastato il paese.
Ma è anche una rivolta di rete, che ha avuto un successo formidabile laddove Ben Alì aveva organizzato un enorme sistema di controllo informatico. Facebook ha reso note nelle ultime ore il modo con cui gli utenti venivano controllati e la maniera - apparentemente neutra - con cui la gestione di Facebook e gli utenti sono riusciti ad aggirare la censura.
Parlo a Roma con Raja El Fani, la figlia di uno dei personaggi più rappresentativi dell'opposizione, Beshir El Fani, uno dei fondatori del Partito comunista tunisino e oggi attivo nel fondare un'alleanza progressista con gente come Mondher Belhaj, 50 anni, brillante giurista e universitario tra Tunisi e Parigi e fondatore del Parti Social Liberal.
Raja mi racconta che una delle cose difficili da spiegare agli italiani è proprio il livello di modernità della società civile tunisina, il ruolo che le donne, avvocatesse, intellettuali, filosofe vi giocano, ma anche la freschezza di un movimento in cui la gioventù s'identifica e che ha preso come inno alla rivolta il video El General del rappeur Ben Amor. (Fonte: http://www.ilsole24ore.com , 30/1)

12 commenti:

petroniostefano ha detto...

Che la Tunisia sia tra i paesi del nord Africa più avanti (forse il migliore) nell'emancipazione delle donne è indubbio, tuttavia bisogna anche non proiettare troppo certe aspettative perchè poi nel quotidiano gli standard tradizionali arabo-islamici sono fortemente presenti, basta girare a Tunisi nel periodo di Ramadan oppure andare in spiaggia, dove la differenza uomo-donna nei costumi è palesemente grande.
Non dimentichiamo mai l'Iran come esempio.

barbara ha detto...

1. In Tunisia le donne hanno diritti impensabili in qualunque altro Paese arabo/islamico, ma tutto questo lo hanno ottenuto grazie al DITTATORE Bourghiba.
2. Uno che scrive un articolo in cui più che fatti propone giudizi e dando sostanzialmente degli imbecilli ai lettori, qualunque cosa dica dubito che sia degna di attenzione e considerazione.

barbara ha detto...

Nel frattempo Gannouchi è arrivato e come prima conseguenza è stato dato fuoco a una sinagoga. Qualche notizia delle migliaia di manifestanti in bikini sintomo di libertà di pensiero e di ricchezza di dibattito eccetera eccetera di cui ci ha sapientemente narrato l'illustre giornalista?

Annamaria ha detto...

Ghannouchi doveva arrivare: era stato espulso dal regime di Ben Ali, sapientemnte, per carità, ma ora è giusto che tutti "parlino".

Su Bourguiba dittatore...non commento nemmeno.

Petroniostefano, il Ramadan non è uno standard tradizionalista arabo-islamico e nn vedo perchè dovrebbe infastidirci.Le spiaggie sono affollate di tante persone, dal burkini al bikini ed ognuno, in base alle proprie esigenze sceglie la spiaggia dove sa di essere più a proprio agio. Non vedo perchè questo dovrebbe infastidirci.
La Tunisia ha dato una lezione a tutto il mondo arabo-islamico e se Dio vuole continuerà a farlo.
Ha dato una lezione anche a noi che di tante guerre, rivolte, lacrime e sangue abbiamo perso memoria.

Mella ha detto...

E adesso, grazie al fatto che è giusto che tutti parlino, in Tunisia ci insegnano come si fa a devastare le sinagoghe, evviva evviva la libertà, evviva evviva la democrazia, morte ai perfidi giudei.

Annamaria ha detto...

E' il rischi del post sommossa...le teste calde, gli idioti vengono fuori e si confondono tra la tanta gente!
Ti posso garantire che la Tunisia non disprezza nè gli Ebrei presenti, nè tantomeno ciò che li rappresenta e questo non accade in nessun paese arabo musulmano!

Mella ha detto...

Wow, allora sì che possiamo stare tranquilli! E chi se ne frega dei pogrom, e chi se ne frega delle persecuzioni, e chi se ne frega delle sinagoghe devastate nel passato e nel presente! Evviva la tunisia paradiso degli ebrei!!

Annamaria ha detto...

Spirito inutile il tuo, Mella. E per favore nn offendere, dato che "viva" a certe cose io nn lo direi mai. Se vuoi costatare di persona, ti invito a farlo e non sarò smentita!

Mella ha detto...

Cioè stai dicendo che la Tunisia non ha conosciuto le persecuzioni antiebraiche? Stai dicendo che non ha rinchiuso gli ebrei nei ghetti? Stai dicendo che non ha conosciuto i pogrom? Stai dicendo che la RIPETUTA devastazione di sinagoghe non è CRONACA ATTUALE? Stai avendo la faccia di bronzo di affermare questo? E di chiamare "spirito inutile" il ricordare i fatti? Brutta la realtà quando disturba l'ideologia, vero? Ma vatti un po' a nascondere, va'.

Annamaria ha detto...

Detesto le interpretazioni forzate dei commenti...per favore nn parlate per sport!
Allora...tu hai fatto un commento su un episodio recente e io ho risposto in merito a quello.
Ideologia, dici? Ma la mia? Ma che ne sai!! E poi nascondermi io? Mai! E perchè poi, per dire cose sensate e su basi concrete?!? Ma vatti ad aggiornare, va' e cerca di essere meno saccente e presuntuosa, che mettere insieme 4 parole scontate è facile ed è roba per tutti...

Mella ha detto...

Come volevasi dimostrare: io porto fatti e tu non hai da opporre che una sfilza di slogan.

Annamaria ha detto...

Sai che c'è? HAI RAGIONE!