mercoledì 23 febbraio 2011

MAROCCO / MADRE NUBILE SI DA' FUOCO PER DENUNCIARE DISCRIMINAZIONI

Una giovane marocchina si e' data pubblicamente fuoco per protestare contro le discriminazioni cui era costretta a soggiacere perche', nubile, era madre di due bambini, e dunque considerata non in regola con le consuetudini locali. La tragica vicenda risale a lunedi' sera quando la vittima, Fadwa Laroui di 25 anni, si e' presentata davanti al Municipio di Souk Sebt, nel centro del Marocco: quindi si e' cosparsa di liquido infiammabile e ne ha provocato l'accensione. Lo ha riferito il sindaco della cittadina, Boubker Ouchen, spiegando che la ragazza intendeva in tal modo denunciare di essere stata esclusa, a causa della sua condizione, dalle liste comunali per l'assegnazione delle case popolari. Fadwa, deceduta oggi in ospedale a Casaboanca a causa delle gravissime ustioni riportate, e' diventata cosi' l'ennesimo epigono di Mohamed Bouazizi: il laureato tunisino senza occupazione fissa e percio' costretto a fare il venditore ambulante, che il 17 dicembre scorso si immolo' per contestare la merce confiscatagli in quanto privo di regolare licenza. Il suo gesto diede il via alle proteste di piazza in tutta la Tunisia che il 14 gennaio avrebbero condotto alla caduta dell'ex presidente Zine al-Abidine Ben Ali, e che da li' si sarebbero poi estese a gran parte del mondo arabo e islamico, tra cui adesso anche la Libia. Il Marocco finora e' rimasto relativamente ai margini della sollevazione popolare generalizzata, sebbene una decina di giorni fa proprio a Casablanca vi siano state manifestazioni di massa, durante le quali fu incendiata un'agenzia di banca: cinque persone rimasero carbonizzate. Il Paese nord-africano nel 2004 si diede un nuovo diritto di famiglia, molto lodato in Occidente perche' riconosce alle cittadine marocchine diritti ben piu' ampi rispetto a quelle di altri Paesi; di fatto pero' l'assenza di un'autentica rete di assistenza sociale rende la condizione femminile tuttora esposta, pure in Marocco, ai rigori di un'interpretazione troppo conservatrice del Corano. (Fonte: http://www.affaritaliani.libero.it )

1 commento:

Adelmo Castagnetti ha detto...

la via all'emancipazione e al riconoscimento dei diritti civili ,è una strada molto lunga e irta di difficoltà.ovunque