Firenze, 15 dic. - (Adnkronos) - Dopo giorni di roventi polemiche politiche, sembra avviarsi a una soluzione la vicenda della ragazza di 13 anni cui il padre (un marocchino di fede islamica) aveva imposto di non frequentare le lezioni di musica perche' 'da infedeli', obbligandola poi a mettere le cuffie in classe, in una scuola media di Reggello (Firenze). Oggi per la studentessa e' stato il primo giorno di lezione senza cuffie isolanti.
Lunedi' c'e' stata infatti una riunione tra la preside dell'istituto, i professori e il padre che, alla fine, ha concesso alla figlia di seguire le lezioni di musica. ''Non condivido, ma mi adeguo - avrebbe detto l'uomo al termine della riunione - se la legge italiana obbliga ad ascoltare la musica in classe, non posso far altro che rispettare le regole''. Sulla vicenda erano state presentate anche interrogazioni parlamentari.
martedì 21 dicembre 2010
ISLAM: FIRENZE, A REGGELLO RAGAZZA TORNA A LEZIONE DI MUSICA SENZA CUFFIE
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3 commenti:
è la prova che le mobilitazioni servono,quando esse sono condotte con raziocineo ,moderazione e determinazione.adelmo
Già. Però c'era un altro ragazzo che 4 anni fa ha avuto un'esperienza simile, ma emerso solo adesso e chissà quanti altri casi ci sono in Italia di alunni musulmani ai quali genitori, con l'accondiscendenza della scuola, impediscono di frequentare particolari lezioni (ginnastica, nuoto, scienze, educazione artistica ecc.) per le loro paranoie religiose.
Che il buon Gesù faccia venire un anno di diarrea al padre capoccia.
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