venerdì 2 luglio 2010

SOGNI DELLA MODELLA ARABO-ISRAELIANA

A FIL DI RETE / IL DOCUMENTARIO DELLA REGISTA IBTISAM SALH MARA'ANA

Il dramma della bellezza nel nome di uno strano impasto di conflitti religiosi, etnici e politici.

Tutta colpa di un costume da bagno, tutta colpa di un bikini. Quella che poteva essere una brillante carriera da indossatrice o da fotomodella finisce quasi in tragedia, con un processo tribale che spegne brutalmente i sogni di una ragazza, nel nome dell’ortodossia, nel nome soprattutto dell’intolleranza. Il filmato che ha inaugurato l’appuntamento di Doc 3 (documentari scelti da Lorenzo Hendel con la consulenza di Luca Franco) era Lady Kul El Arab della regista Ibtisam Salh Mara' ana una delle poche documentariste donne arabo-israeliane (Raitre, mercoledì, ore 23.30). Protagonista della storia è Duah Fares, una ragazza arabo- israeliana drusa che intraprende la carriera di modella e sogna di partecipare a Miss Mondo.
Ha due opzioni: partecipare a «La regina degli arabi», un concorso di bellezza all’insegna della bacchettoneria più efferata, oppure a Miss Israele, la cui vincitrice può accedere alle selezioni per Miss Universo e a una vera carriera internazionale. Nel dubbio adolescenziale, sceglie entrambi i concorsi. Il documentario racconta il dramma della bellezza, l’ingiusto dilemma cui viene sottoposta una ragazza, per altro molto affascinante, nel nome di uno strano impasto di conflitti religiosi, etnici e politici. Sta di fatto che alla fine Duah deve abbandonare il concorso israeliano per evitare conseguenze spiacevoli per tutta la sua famiglia. Quello che il documentario non dice è che l’intolleranza approfitta di tutto, anche di un concorso di bellezza, per rafforzare la proprio egemonia. La regista Ibtisam Salh Mara'ana si comporta un po’ come il turco-napoletano di Totò: approfitta della libertà e della democrazia che Israele le concede per raccontare una storia in cui, sottotraccia, lo Stato d’Israele fa la parte di chi introduce i valori della cultura globalizzata, dell’Occidente. Intanto i Drusi, nel nome della loro religione, possono minacciare di morte una ragazza per un bikini. (Fonte: Corriere della Sera )

1 commento:

Mini ha detto...

purtroppo le esagerazioni causate dall ignoranza esistono ovunque..peccato :(