Dalla raccolta "Professo che non c'è altra donna al di fuori di te" (1980)
1)
Professo che non esiste altra donna
che con gli appassionati sguardi mi ha sconvolto
come un terremoto
che mi ha combusto, inondato,
come un terremoto
che mi ha combusto, inondato,
acceso, spento,
infranto in due parti come la mezzaluna.
Professo che non esiste altra donna
che ha invaso più a lungo la mia anima
con un possesso più bello di un coltivo
come una rosa damascena, un arbusto di menta,
un arancio.
che ha invaso più a lungo la mia anima
con un possesso più bello di un coltivo
come una rosa damascena, un arbusto di menta,
un arancio.
O donna
sotto le tue chiome le mie domande depongo
a una domanda un giorno non hai dato risposta.
a una domanda un giorno non hai dato risposta.
O donna
lei è tutte le lingue
ma lei con la mente scruta e tace (...)
Professo che non esiste altra donna
che ha fatto l'amore con me dove ha termine la civiltà
e mi ha estratto dalla polvere del terzo mondo al di fuori di te.
lei è tutte le lingue
ma lei con la mente scruta e tace (...)
Professo che non esiste altra donna
che ha fatto l'amore con me dove ha termine la civiltà
e mi ha estratto dalla polvere del terzo mondo al di fuori di te.
Professo che non esiste altra donna
prima di te che abbia sciolto i miei nodi
e ghermito il corpo mio
parlandogli mentre s'intratteneva con l'altra.
prima di te che abbia sciolto i miei nodi
e ghermito il corpo mio
parlandogli mentre s'intratteneva con l'altra.
Professo che non esiste altra donna
che sia riuscita a innalzare l'amore a livello della preghiera
al di fuori di te
al di fuori di te
al di fuori di te
al di fuori di te.
2)
Ogni femminea figura nella cui voce
l'argento si mescola con il vino e con le piogge
e dagli specchi delle cui ginocchia sgorga la luce
e la vita si prepara a salpare.
Ogni femminea creatura nei cui occhi con l'oliva
si amalgama il mare.
O mia rosa, mio astro, mio diadema
forse sono
un sovversivo, un anarchico, un folle.
Se fossi un folle - e questo è possibile - tu, mia signora,
di questa follia saresti responsabile
Se fossi maledetto - e questo è possibile - allora chiunque,
mia signora, facesse l'amore senza permesso
nel terzo mondo sarebbe maledetto
Perdonami ancora una volta!
Quando sono uscito dai dettami della sharìa
che cosa ho fatto mai, mia pianta aromatica?
Ogni donna che ho amato
è diventata la sharìa
(Fonte: "Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee", a cura di Valentina Colombo)
Magari non fossero solo poesie! Oggi c'è qualcuno nel mondo arabo-islamico in grado di scrivere cose del genere (anche per bellezza!) senza essere considerato blasfemo?!
e dagli specchi delle cui ginocchia sgorga la luce
e la vita si prepara a salpare.
Ogni femminea creatura nei cui occhi con l'oliva
si amalgama il mare.
O mia rosa, mio astro, mio diadema
forse sono
un sovversivo, un anarchico, un folle.
Se fossi un folle - e questo è possibile - tu, mia signora,
di questa follia saresti responsabile
Se fossi maledetto - e questo è possibile - allora chiunque,
mia signora, facesse l'amore senza permesso
nel terzo mondo sarebbe maledetto
Perdonami ancora una volta!
Quando sono uscito dai dettami della sharìa
che cosa ho fatto mai, mia pianta aromatica?
Ogni donna che ho amato
è diventata la sharìa
(Fonte: "Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee", a cura di Valentina Colombo)
Magari non fossero solo poesie! Oggi c'è qualcuno nel mondo arabo-islamico in grado di scrivere cose del genere (anche per bellezza!) senza essere considerato blasfemo?!
8 commenti:
Penso che questo sia uno dei tanti motivi per cui non si possa parlare di scontri di civiltà.
Da loro non è pensabile nemmeno l'individuo in senso astratto, visto che l'individuo nasce con il cristianesimo.
Figuriamoci dunque se si può parlare delle differenze tra gli individui(uomo donna, bambino), se si può parlare dei vari status(cives).
Insomma ne hanno da fare di strada.
Oggi c'è qualcuno nel mondo arabo-islamico in grado di scrivere cose del genere (anche per bellezza!) senza essere considerato blasfemo?!
NO.
Annamaria, avevi sentito parlare di Nizar Qabbani?
Si. Avevo anche letto qualche anno fa alcune sue poesie.
E quella che tu hai pubblicato, senza essere profana, mi ah sempre fatto pensare al Cantico dei Cantici, non so...
Ha fatto uno splendido omaggio alla donna, UNICO! Ho letto che quando aveva 15 anni, sua sorella maggiore, di 25 anni, si è suicidata per non aver potuto sposare l'uomo che amava e lui si è ripromesso di lottare, con le sue poesie, contro fatti del genere, per "liberare l'amore, che nel mondo arabo è come un prigioniero". Quest'uomo, questo poeta, è stata una splendida scoperta!
Belle anche alcune poesie su Gaza. Fidati.
Grazie per avermi fatto conoscere questo poeta.
Artemisia
Niente, Maria Luisa e benvenuta.
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