Iman aveva tre anni: era stata trasferita all'alba dalla Versilia con ustioni sul 90 per cento del corpo.
Non ce l'ha fatta Iman, la bimba marocchina di tre anni rimasta vittima del disastro di Viareggio che era ricoverata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù da martedì. La bimba è deceduta mercoledì mattina (stamattina ! ndr). Aveva ustioni nel 90 per cento del corpo e aveva subito uno choc emodinamico. Iman era giunta sola in ospedale alle 6 di mattina in eliambulanza, dopo un primo ricovero al pronto soccorso dell'ospedale della Versilia, perchè i suoi familiari superstisti erano ricoverati in Toscana e suo fratello Hamza è morto per tentare di salvarla.
IL SACRIFICIO DI HAMZA - Hamza, studente al terzo anno dell’Istituto tecnico Carlo Piaggia, nella zona della darsena di Viareggio, viveva con la famiglia in via Ponchielli, nel quartiere Italia, il rione più colpito dalla sciagura di lunedì notte. E lunedì era in casa. Le esplosioni lo hanno sorpreso davanti alla televisione. «Andate fuori, scappate, qui c’è fuoco da tutte le parti», ha gridato ai genitori e alla sorella di vent’anni. Anche lui stava per uscire. Se l’avesse fatto, si sarebbe messo in salvo. «Aveva la salvezza davanti agli occhi — racconta piangendo Kamal, un amico —. Però ha capito che la sorellina di tre anni era rimasta dentro, nella cameretta, spaventata e quasi soffocata dal fumo. Non poteva abbandonarla, farla morire così». Allora Hamza è tornato indietro.
GRIDAVA PER SALVARE LA PICCOLA - L’hanno visto entrare correndo in casa. Gridava, cercava la sorella, ce la stava mettendo tutta per arrivare in tempo, prima che la sorellina fosse soffocata dal fumo e dalla paura. E fuori i parenti e gli amici gli urlavano di fare presto. La bambina è quasi sopraffatta dal fuoco, quando il ragazzo riesce ad afferrarla. La vede appena, anche lui non riesce quasi più a respirare ma ha la forza di spingere la bimba verso la porta sventrata dal fuoco e dall’esplosione. Lui non esce vivo dalla casa. Stramazza a terra quando la salvezza è a meno di tre, quattro metri. Perde i sensi, il fumo lo soffoca, poi arrivano le fiamme.
DIFESA DAL SUO CORPO - I vigili del fuoco lo hanno trovato proteso in avanti, come se ancora volesse proteggere la sorellina. E se Iman ha avuto qualche chance di sopravvivere lo doveva a lui. Mamma, sorella maggiore e padre sono ricoverati al Versilia. La piccola è stata trasferita con un elicottero al Bambino Gesù di Roma, ma le sue condizioni sono apparse subito disperate. «Noi continuiamo a pregare per lei— mormoravano martedì i parenti —. Anche se non dovesse farcela nessuno deve dire che il sacrificio di Hamza è stato inutile. A 17 anni, quando la vita ride a tutti, anche a un extracomunitario, lui l’ha sacrificata per gli altri. Sarà un eroe sempre».
POCHE SPERANZE - Giunta in gravissime condizioni generali al Bambino Gesù di Roma, la bambina era stata posta in rianimazione e costretta a continue trasfusioni. Poi era stata intubata, date le gravi difficoltà respiratorie. Mercoledì mattina il suo piccolo corpo non ce l'ha fatta. (Fonte: Corsera )
mercoledì 1 luglio 2009
TRAGEDIA DI VIAREGGIO. E' MORTA LA PICCOLA RICOVERATA A ROMA
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4 commenti:
Una grande tragedia, una piccola vita stroncata daun evento catstrofico e con lei quella di tantissime altre persone.
Ricordiamo tutti quelli che sono morti e tutti quelli che soffriranno per la perdita dei loro cari.
lorena
E quelli che si sono sacrificati per i propri cari o hanno cercato di salvarli, come Hamzah... .
si hamzah..ha compituo un gesto eroico un esempio per i nostri tanti giovani ch non hanno più valori..
mi piace il tuo blog aleesandra non chiuderlo mai è una finestra su un mondo che molt donne non conoscono e che dovebbero conoscere di pù molto di pù specialmente se decidono di legarsi ad un musulmano.
lorena
Grazie Lorena, faccio del mio meglio! :-)
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