Clotilde Reiss, ventitreenne francese incarcerata ad Evin perchè sospettata di "spionaggio" per la Francia.
PARIGI - «Lo dico nel modo più chiaro e più semplice: esigiamo la liberazione della nostra connazionale. Queste accuse di spionaggio sono assolutamente fantasiose. Non voglio dubitare un solo istante che sarà liberata in tempi brevissimi. Non è un modo di fare». Nicolas Sarkozy alza la voce, chiede al regime iraniano di lasciar tornare Oltralpe Clotilde Reiss, l´universitaria di 23 anni arrestata il primo luglio con l´accusa di spionaggio. Durante una conferenza stampa tenuta insieme al presidente brasiliano Lula, il capo dello Stato francese ha nuovamente preso di mira Teheran: «Noi condanniamo le violenze, se il presidente Ahmadinejad è così tranquillo sui risultati, ci si chiede il perché di una tale repressione. Gli iraniani vogliono essere sovrani a casa loro, li capiamo, ma le immagini che abbiamo visto, la violenza sui manifestanti, sono inaccettabili».Teheran non ha risposto alle richieste francesi. I portavoce del regime hanno rifiutato qualsiasi commento ai giornalisti e non hanno nemmeno confermato l´arresto. Il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha invece ribadito che la donna è stata fermata all´aeroporto di Teheran poco prima di imbarcarsi su un volo a destinazione di Beirut. L´accusa di spionaggio è stata costruita di sana pianta: la Reiss avrebbe mandato via mail a un amico di Teheran le foto, realizzate con il telefonino, delle manifestazioni svoltesi a Isfahan, la città in cui era lettrice.La donna si è laureata all´Istituto di studi politici a Lilla l´anno scorso con una tesi sull´Iran. Parla bene il farsi e si è occupata del sistema educativo iraniano. (Fonte: Informazionecorretta.com, da "La Repubblica")
E in inglese: Jul 7 IA# 533 - Reformist Iranian-French Writer Chahdortt Djavann: The Hijab, a Political Weapon and Form of Sexual Abuse, Should Be Outlawed .
E´partita in Iran nel febbraio scorso grazie alla borsa di studio offerta da un istituto di ricerca: «Se l´era sbrogliata da sola per ottenere un posto di lettrice all´università e poter così restare qualche mese laggiù», ha detto il direttore della facoltà di Lilla, Pierre Mathiot. Secondo una compagna di università, la Reiss è una vera appassionata dell´Iran, in cui ha fatto già diversi viaggi. Anche il padre ha chiesto ieri alle autorità iraniane di liberarla: «Mia figlia non fa politica. I motivi del suo arresto sono infondati e assurdi».Con il suo intervento, Sarkozy si è confermato come il paladino di una linea più intransigente nei confronti di Teheran. La Francia era stata il primo paese ad avanzare dubbi sulla regolarità delle elezioni presidenziali, a parlare di frodi massicce e a denunciare la repressione delle manifestazioni. L´altro ieri, al termine del vertice franco-britannico, Sarkozy e Gordon Brown avevano mostrato la loro reciproca solidarietà nell´affrontare le provocazioni del regime iraniano.
6 commenti:
Sarà un caso, ma arrestano sempre donne con le loro fantasiose accuse.
Magari non sempre e solo donne, ma per la maggior parte dei casi certamente sì!
da leggere e diffondere:
http://orpheus.ilcannocchiale.it/2009/07/09/che_cosa_ha_prodotto_limmigraz.html
se succede questo in SVEZIA, cosa succederà da noi?
Ok, certo.
Un elemento positivo c'è: la Francia può dire di avere un capo con le palle, che parla dell'iran dicendo quello che pensa, senza giri di parole. Silvio impara.
Già da come si comporta con Gheddafi... .
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