"La Norvegia aveva già preparato il terreno facendo apparire una donna in burqa in una campagna promozionale per elogiare gli incanti della Norvegia all'estero. La provincia dell'Overijssel tiene il passo, presentando una donna velata nella sua campagna pubblicitaria con affissione di manifesti che mira ad elogiare i vantaggi della provincia. Ma non ha tenuto conto delle reazioni negative di alcuni Olandesi che non intendono lasciarsi islamizare tenendo le braccia incrociate."
In una fermata d'autobus, il manifesto sbarrato dell'autoadesivo "Overijssel non è musulmana" Nelle fermate d'autobus di Kampen nell'Overijssel, degi sconosciuti mettono degli autoadesivi con slogan anti-islamici. Gli autoadesivi che recano la scritta "Overijssel non è musulmana" coprono un manifesto pubblicitario della provincia dell'Overijssel. Il manifesto mostra una donna musulmana che porta un velo islamico con al fondo delle fotografie la natura dell'Overijssel.
La fotografia della giovane musulmana fa parte di una campagna pubblicitaria per la provincia dell'Overijssel che mette l'accento sulle qualità del paesaggio dell'Overijssel. Oltre a questa donna velata, altri abitanti della provincia appaiono anche nella campagna.
Degli oppositori anonimi hanno scritto a elsevier.nl per dire che questa campagna era "irriverente". "Cosa ha a che vedere l'Overijssel con l'islam? E ancora di più quando si tratta dei paesaggi e della cultura dell'Overijssel" ha scritto uno dei contestatori in una lettera.
La provincia che lancerà un'indagine non ha idea di chi ci sia dietro gli autoadesivi anti-islamici. Secondo un portavoce, hanno ricevuto ulteriori reazioni negative alla campagna. La fotografia della musulmana è anche stampata in opuscoli che sono stati distribuiti nelle case.
"Ciò ci é valso una ventina di risposte con critiche" dichiara un portavoce della provincia. "Abbiamo spiegato a questa gente che non si tratta di manichini, ma veri abitanti della nostra provincia. La donna che porta il velo vive nell'Overijssel".
Un autoadesivo simile è stato attaccato in una fermata d'autobus che mostra una pubblicità dell'operatore telecom Ben che fa anche apparire una musulmana velata. Ben ha dichiarato di non sapere nulla sapere sull'argomento. Su richiesta della provincia, la direzione delle fermate d'autobus ha tolto gli autoadesivi. La campagna pubblicitaria è nel frattempo cessata. (Fonte: Scettico, da Islam in Europe ).
La fotografia della giovane musulmana fa parte di una campagna pubblicitaria per la provincia dell'Overijssel che mette l'accento sulle qualità del paesaggio dell'Overijssel. Oltre a questa donna velata, altri abitanti della provincia appaiono anche nella campagna.
Degli oppositori anonimi hanno scritto a elsevier.nl per dire che questa campagna era "irriverente". "Cosa ha a che vedere l'Overijssel con l'islam? E ancora di più quando si tratta dei paesaggi e della cultura dell'Overijssel" ha scritto uno dei contestatori in una lettera.
La provincia che lancerà un'indagine non ha idea di chi ci sia dietro gli autoadesivi anti-islamici. Secondo un portavoce, hanno ricevuto ulteriori reazioni negative alla campagna. La fotografia della musulmana è anche stampata in opuscoli che sono stati distribuiti nelle case.
"Ciò ci é valso una ventina di risposte con critiche" dichiara un portavoce della provincia. "Abbiamo spiegato a questa gente che non si tratta di manichini, ma veri abitanti della nostra provincia. La donna che porta il velo vive nell'Overijssel".
Un autoadesivo simile è stato attaccato in una fermata d'autobus che mostra una pubblicità dell'operatore telecom Ben che fa anche apparire una musulmana velata. Ben ha dichiarato di non sapere nulla sapere sull'argomento. Su richiesta della provincia, la direzione delle fermate d'autobus ha tolto gli autoadesivi. La campagna pubblicitaria è nel frattempo cessata. (Fonte: Scettico, da Islam in Europe ).
"Mettere una donna velata in una publicità per elogiare una provincia, ecco come attirare la folla! È così tanto allegra, e ci fà respirare la libertà una donna velata! Bisogna preparare l'Europa futura, bisogna abituare la gente al velo, alla sua espansione e chissà alla sua normalizzazione."
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