Riporto qui l' incipit di una lettera di protesta che compare sul sito http://terrelibere.blogspot.com/ . Per adesioni libere: semir@libero.it e vedi anche Il blog di Barbara .
Gentile Muammar Gheddafi (sopra al suo arrivo a Roma, con una delle soldatesse della sua guardia del corpo, tutta al femminile, come si vede nella seconda foto, ndr) , noi non facciamo né vogliamo far parte delle 700 donne che lei ha chiesto di incontrare il 12 giugno durante la sua visita in Italia. Siamo, infatti, donne italiane, di vari paesi europei e africani estremamente preoccupate e scandalizzate per le politiche che il suo Paese, con la complicità dell'Italia e dell'Unione europea, sta attuando nei confronti delle donne e degli uomini di origine africana e non, attualmente presenti in Libia, con l'intenzione di rimanervi per un lavoro o semplicemente di transitarvi per raggiungere l'Europa. Siamo a conoscenza dei continui rastrellamenti, delle deportazioni delle e dei migranti attraverso container blindati verso le frontiere Sud del suo paese, delle violenze, della "vendita" di uomini e donne ai trafficanti, della complicità della sua polizia nel permettere o nell'impedire il transito delle e dei migranti. Ma soprattutto siamo a conoscenza degli innumerevoli campi di concentramento, a volte di lavoro forzato, alcuni finanziati dall'Italia, in cui donne e uomini subiscono violenze di ogni tipo, per mesi, a volte addirittura per anni, prima di subire la deportazione o di essere rilasciati/e. Alcune di noi quei campi li hanno conosciuti e, giunte in Italia, li hanno testimoniati... . A questo punto seguono i racconti di esperienze di vita assolutamente disumane, che si sono verificate e continuano a verificarsi in Libia a danno di quelli che arrivano lì per imbarcarsi per l' Europa e le donne rappresentano certo la parte più debole e più a rischio di questa umanità disperata... La politica libica, italiana ed europea non si cura dei diritti di questi esseri umani, anzi con gli ultimi accordi si rischia solo di peggiorare le cose, protraendo all' infinito il calvario di coloro che vengono rinchiusi nelle carceri libiche...Allora a che scopo incontrare le donne? Io firmerò questa lettera sul sito che ho indicato sopra e spero che molte altre donne facciano altrettanto, per non avvallare col mio silenzio una politica disumana e inutile. (siamo veramente sicuri che non si trovino altre strade per arrivare in Italia ?) (Fonte: Grandmere, 9/6 )
7 commenti:
Grazie, Alwessandra ; mi sento lusingata...Grandmere
Grazie, Alwessandra ; mi sento lusingata...Grandmere
Dato che dal sud, sarebbero almeno sesanta milioni che desidererebbero venire in Italia. Non fa poi così gran male Gheddafi a rimandarli indietro. Se passassero tutti, diventerebbero xenofobi anche quelli di rifondaqzione.
Grandmere, ti senti talmente lusingata che hai inviato 2 volte il commento! :-)
Stefano, ovviamente non possono passare tutti. Volevo solo sottolineare come il Governo libico non rispetta affatto i disperati che cercano di venire in Italia. E Berlusconi CHE FA, con un individuo che continua a ricattarci per i nostri TRASCORSI coloniali in Libia?! Uno che ci manda i suoi a bruciare la nostra ambiasciata a Bengasi, per poi farli trucidare? Uno che si è permesso, a suo tempo, di dare del traditore a Magdi Cristiano Allam, un NOSTRO giornalista, perchè gli ha detto il fatto suo per i fatti di Bengasi! Voglio capire che senso ha, fare accordi con uno che, bontà sua, dice che "siamo cambiati", ma intanto si porta sul petto la vergognosa foto del vecchio Omar Mukhtar, in catene, mostrato come un trofeo dai fascisti, prima di essere impiccato e non solo, si è portato anche il figlio di Mukhtar, che ormai fatica a reggersi in piedi (e dico questo ancora "traumatizzata" dal film "Il leone del deserto", visto su Sky)! Tempo fa, per rassicurare sugli accordi con la Libia, si è pure premurato di ricordare che essa "fa parte del Consiglio ONU per i Diritti Umani" : ah, beh, allora possiamo stare tranquilli !!!!! :-))
Mukhtar fu una bestialità del duo Badoglio Graziani impiccarlo. Perciò con senso autocritico dico: Se non vogliamo vedere le foto delle persone che si sono impiccate, avremmo dovuto a suo tempo non impiccarle.
Riguardo agli immigrati, fermarli tutti (quelli che si intercdettano) o lasciarne passare dieci su mille, è la stessa cosa, anzi peggiora la situazione prché^ da l'illusione a tutti di portercela fare dato che qualcuno ce la fa, il che fa solo aumentare il numero dei disperati.
Soprattutto non vorremmo vedere persone impiccate esibite da gente che dice di essere venuti in pace.
Per gli immigrati, è anche vero quello che dici tu... . Non so, semplicemente non mi fido di Gheddafi e della sua volontà di fermare gli accordi.
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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