mercoledì 28 ottobre 2009

QUANDO ISLAM E CATTOLICESIMO VANNO A NOZZE. ABDELLAH E SARA SPOSI A TORINO

http://wpop18.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=uiMvkEOJ3EjhWrRwAKOt5eIc1Vxj16/BRPXQ1RXQ6xz8ONXFzbhTnW2/ZtZIkaEf&Link=http%3A//www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Quando%2Dislam%2De%2Dcattolicesimo%2Dvanno%2Da%2Dnozze%2DAbdellah%2De%2DSara%2Dsposi%2Da%2DTorino_3897498573.html .


Da ADNCronos: Quando islam e cattolicesimo vanno a nozze. Abdellah e Sara sposi a Torino

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E´ proprio una bella notizia. Finalmente un musulmano che interpreta correttamente il Nobile Corano. Probabilmente concorda con gli insegnamenti del grande pensatore Sudanese Mahmoud Taha (che è stato giustiziato come apostata nel 1985).
La bella notizia suscita però alcune considerazioni e alcuni interrogativi:
i musulmani da sempre possono sposare donne cristiane ed ebree (lo ha fatto anche il Profeta). La notizia vera sarebbe stata il matrimonio di un cristiano con una musulmana, magari figlia di un imam che interpreta correttamente il Nobile Corano, non di un ignorante imam integralista come al-Qaradawi e simili.
Come mai la moglie cattolica non mangia maiale e non beve vino? Passi per il maiale (magari innalza il colesterolo) ma il vino? Nella messa il pane diventa il corpo di Cristo e il vino diventa il suo Sangue. Perché quindi si specifica che la moglie non beve vino? Per rispetto alla religione del marito? E dove troviamo il rispetto per la religione della moglie? Forse non la merita, in base a Corano 4:34:

"Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande."

secondo cui le donne sono inferiori agli uomini e a loro sottoposte e, se non obbediscono, possono pure essere picchiate. Forse in Arabo battere significa "carezzare"? Vi assicuro di no. La forma verbale usata in questo versetto proviene dalla radice DaRaBa che significa battere, picchiare, con una delicatezza tale che l´espressione "battere sul collo" significa "decapitare"!!! Alcuni Commentatori classici poi si sono spinti fino a porre un limite a queste "battute". Sapete quale è il limite? Le percosse no devono provocare fratture o danni permanenti.
A parte questo, lo sposo ci dovrebbe spiegare quali parti del Corano si dovrebbero saltare o "cancellare" o quale dovrebbe essere la giusta interpretazione non fondamentalista. Per esempio che ci dice di Corano 5:51, 5:57, 5:59, 5:63, 5:82, che deve essere letto con i due versetti successivi 5:83 e 5:84 e che trovano completa spiegazione in Corano 5:32 e 5:33? e potrei continuare per pagine e pagine, citando centinaia di versetti, perché il Corano io l´ho letto (a proposito, se non li conoscete, potete trovare tutto il Nobile Corano sul mio sito: Islàm, questo sconosciuto, incluso un commento esaustivo, basato sulle classiche interpretazioni [tafsir] degli studiosi islamici). Lasciatemi solo citare altri due versetti, 9:5, il versetto della spada:

"Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso"

e 9:29:

"Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo*, e siano soggiogati"

il versetto che ha causato la morte e la persecuzione di milioni di infedeli sotto il giogo della dominazione musulmana, dal settimo al ventesimo secolo, dalla Spagna all´India e oltre, per terminare nel ventesimo secolo con la strage (si può dire shoà?) di oltre un milione di Cristiani Armeni.
So che molti i mi giudicheranno, come il solito islamofobo; io però non ho insultato nessuno, mi sono solo limitato a citare il Nobile Corano e a porre domande: attendo risposte, non insulti. Come bisogna interpretare i versetti citati? Quando il Nobile Corano, verbo increato di Allah dice "uccidete", cosa dobbiamo intendere? Porgete l´altra guancia? Ma le risposte non arrivano mai: è più facile insultare.
La conclusione è: prima di saltare di gioia per questo bel matrimonio, bisogna leggere e meditare il Nobile Corano. Ma se fosse troppo difficile o troppo noioso, bisognerebbe tacere.

Grazie a Paolo!

2 commenti:

petroniostefano ha detto...

Sugli armeni è esemplare quanto riportato di un discorso di Talat (uno dei triumiviri del colpo di stato turco del 1913):
"vvoi sapete che, secondo i termini della costituzione, è garantita l'uguaglianza tra i musulmani e i gavur (termine dispregiativo che identifica i non musulmani), ma voi tutti capite bene che questo ideale è irrealizzabile. La shari'a, il nostro passato storico e i sentimenti di centinaia di migliaia di musulmani, così come quelli degli stessi gavu, rappresentano un ostacolo insormontabile all'istituzione di una rale uguaglianza. Quindi, non ci può essere uguaglianza fintantochè noi non avremo realizzato l'ottomanizzazione dell'impero."
Per l'analogia con la shoà, è di una certa coincidenza notare che la Turchia, a cavallo della prima guerra mondiale, fosse alleata con la Germania.

Anonimo ha detto...

leggete il corano e fattelo tradurre da vere persone che sannò interpretare il vero senso delle parole, li assicuro che la parola "batterle" non è come pensate, anche io lo pensavo, ma è tutt'altro senso, potete credermi, informatevi e ne parleremo, sono una donna musulmana che lo dice.dico una parte del verzetto per il fatto di menare la donna: idrabouhounna bil "misouk", una cosa del genere, fattevi spiegare il "misouak" e riderete, perchè anche i uomini arabi musulmani per secoli hanno interpretato male tu tto il senso.