IL FIDANZATO: "IL PADRE NON ACCETTAVA LA DIFFERENZA DI RELIGIONE E DI MENTALITA' ".
L'imam di Pordenone: «È sconvolta si sente delusa e tradita dal gesto del marito, che è giunto inaspettato».
PORDENONE - «Perdono mio marito (foto): ha commesso un gesto orrendo, ma è mio marito, il padre di altre mie due figlie. Forse ha sbagliato Sanaa»: lo ha detto la mamma di Sanaa, la ragazza marocchina di 18 anni, uccisa martedì sera a Montereale Valcellina (Pordenone).
«DELUSA E TRADITA» - A riferire le parole della donna è l'imam di Pordenone, Mohamed Ovatiq, che giovedì mattina ha accompagnato la donna per il riconoscimento ufficiale della salma della figlia, nell'obitorio dell'ospedale della città friulana. «La madre - ha riferito l'imam - condanna il gesto, orrendo, compiuto dal marito ma lo perdona perché l'uomo si è sempre comportato bene, ha provveduto alla famiglia, e ci sono le due sorelline da crescere». «La madre è sconvolta - ha detto Ovatiq - si sente delusa e tradita dal gesto del marito, che è giunto inaspettato».
IL FIDANZATO - Quello che El Ketawi Dafani non accettava del rapporto della figlia, Sanaa, con il fidanzato, Massimo De Biasio, non era la differenza d'età, ma quella di religione e di mentalità: lo ha detto lo stesso De Biasio in un'intervista esclusiva al Tg2. «La religione - ha detto De Biasio - la loro mentalità: è solo stata per la religione. L'età non c'entra assolutamente niente. Lui - ha aggiunto - non mi conosceva. Lui mi ha conosciuto solo l'ultimo giorno. Non aveva neanche idea di chi ero o cosa». De Biasio ha raccontato che El Ketawi Dafani «aveva anche scritto sui messaggi», che se avesse visto insieme lui e la figlia li avrebbe uccisi. «Questo era scritto sui messaggi del telefonino - ha riferito de Biasio - però non si va mai a pensare una cosa del genere». «Delle persone così integraliste - ha aggiunto De Biasio - devono stare a casa» loro «perché non possono pensare di venire in Italia con i figli, farli girare, diciamo con persone italiane», mandarle «a scuola o al lavoro e non pensare che magari possa nascere qualcosa con un italiano. È impossibile. Se qualcuno ha una mentalità così ristretta - ha aggiunto - è meglio che stia a casa sua e basta». De Biasio ha detto di aver «cercato di fare di tutto» per difendere Sanaa, ma «l'ira del padre - ha aggiunto - era talmente cruenta che non ce l'ho fatta a difenderla più di così». Ha detto che avevano dei progetti di vita e che pensavano di dire ai genitori che si sarebbero sposati. «Si pensava magari di alleviare un attimino il dolore che potevamo creare loro». Massimo De Biasio ha detto di avere di Sanaa il ricordo di una «ragazza stupenda, sempre col sorriso, sempre molto tenera. Gli ultimi tre mesi che ha fatto con me, che ci vedevamo - ha concluso - sono stati i tre mesi più belli della sua vita, mi ha detto». (Fonte: Corriere della Sera)
E ancora a proposito: Il padre di Sanaa: «Era la mia vergogna» (17 settembre 2009) .
ISLAM/ Sbai: Sanaa, un’altra vittima del fanatismo silenzioso che uccide la libertà Leggi tutto....
SANAA: Sbai (Pdl), padre sconti pena nelle carceri marocchine .
LE INDAGINI - Intanto sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone) le ricerche del coltello che ha ucciso la giovane di 18 anni di origine marocchina accoltellata due sere fa per il cui delitto è stato fermato il padre. I carabinieri hanno circoscritto una zona di circa un chilometro quadrato. E dalla sera del delitto che sono state attivate le ricerche del coltello che ha ucciso, ricerche sospese mercoledì pomeriggio a causa di una pioggia battente.
LE INDAGINI - Intanto sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone) le ricerche del coltello che ha ucciso la giovane di 18 anni di origine marocchina accoltellata due sere fa per il cui delitto è stato fermato il padre. I carabinieri hanno circoscritto una zona di circa un chilometro quadrato. E dalla sera del delitto che sono state attivate le ricerche del coltello che ha ucciso, ricerche sospese mercoledì pomeriggio a causa di una pioggia battente.
20 commenti:
Nonostante vivano nel nostro paese da anni ala fine la loro mentalità arcaica legata alla loro religione e a quello che insegna esplode in maniera significativa quando esiste una possibilità di un evento di vita normale comme...l'amore di Sanaa per una persona diversa da quella dalla sua comunità.Quando intervistono, molti nordafricani essi si dicono che sono integrati nella nostra società, ma non è così..
Mi rattrista la morte di questa ragazza piena di vita, solare che voleva solo essere felice.
lorena
Se quella è la madre di Sanaa, mi stupisco di come avesse fatto a venire così bella da un mostro simile... Povera ragazza, avrebbero fatto meglio lei e il fidanzato a fuggire il più lontano possibile, viste le minacce (prese sottogamba purtroppo...)
(”non lo giustifico e non applaudo il padre, MA…”).
Come l'hai trovata st'altra perla misogina?
Tuttavia questa ragazza ha dimostrato che le giovani generazioni vogliono integrarsi. Generazioni di giovani musulmani, l'elemento religioso non sembra vincolarli.
Posso dire una parola alla cara mammina?
TROIA!
Stefano, chiedi subito scusa alle oneste battone! Come ti permetti di fare simili paragoni?!
Bentornata, Lorena.
Kizzy, in effetti per aver 42 anni, sembra vecchia e decrepita, non solo di testa!
Vituccio, lasciamo perdere, che è meglio... .
Alessandro, vero nel caso di Sanaa, di Hina, di Kawtar ad esempio, ma non tutti, neppure delle giovani generazioni, vogliono integrarsi.
Islam – vincitore del relativismo
occidentale dei valori
Easy di Michael Mannheimer Germania
in lingua Italiano spezialmente per i Visatori Italiani
http://dolomitengeisteu-dolomitengeist.blogspot.com/2009/09/islam-vincitore-del-relativismo.html
All Administratore di questo Blog, a partire da oggi (Bloroll-List) e le omissioni sulle
Dolomitengeist
(Dolomiti Spirito)
Grazie, Dolomiten.
Comunicato ridicolo enesso oggi:
dal sito http://beta.vita.it
«L’Associazione dei Giovani Musulmani d’Italia denuncia fermamente l’ennesimo caso di cronaca nera: protagonisti un uomo, El Katawi Dafani, che uccide la figlia Sanaa Dafani, in un paesino in provincia di Pordenone. La vittima, che frequentava un ragazzo italiano di 13 anni più grande di lei, litigava da tempo col padre, tanto da decidere di convivere con il fidanzato.
È l’ennesimo atto di violenza di una società ormai in piena crisi di valori ed identità, dove la vita non conta più. I casi Franzoni, la donna che uccise il figlio dormiente di 3 anni con un colpo alla nuca, quelli di Omar ed Erika, che insieme sterminarono la
famiglia di lei,la storia di Hina, uccisa dal padre, fino al più recente caso di Marwa El Sherbini, uccisa con 18 coltellate in un aula di tribunale a Dresda per la sola colpa di portare il velo, per citare solo i più famosi, sono prova evidente di una deriva sempre più pericolosa verso cui tende la nostra società. Una società che non lascia più spazio alla dimensione umana dell’individuo, un mondo sempre più esigente, consumistico e materialista.
Come Giovani Musulmani d’Italia sentiamo la necessità di denunciare un altro fatto gravissimo: la strumentalizzazione della vicenda Sanaa, da parte di giornali e tv, e da parte di molti esponenti delle istituzioni. Il sottolineare che il padre di Sanaa, in quanto marocchino e musulmano non vedesse di buon occhio la relazione della figlia con un italiano, sottolineare in un episodio di cronaca nera la nazionalità marocchina dell’infausto protagonista, addurre la vicenda a modello di esempio e ad argomento di una tesi precisa ed assurda, quella secondo cui non si può convivere con i musulmani, ci lascia sgomenti.
Come Giovani Musulmani d’Italia, ci sentiamo di affermare con forza che queste tristi vicende non possono essere ricollegate ad una provenienza geografica o ad un’appartenenza religiosa, El Katawi Dafani, che ha ucciso la figlia Sanaa, ed Annamaria Franzoni, che ha ucciso il figlio Samuele, non rappresentano con il loro operato né i musulmani né gli italiani».
Un'altro articolo allucinante della co-fondatrice dei GMI Sumaya Abdel-Qader pubblicato addirittura sul Sole 24 Ore e riproposto sul sito del responsabile immigrazione dei Giovani Democratici e già presidente dei GMI Khalid Chaouki:
http://minareti.it/index.php?option=com_content&task=view&id=916&Itemid=9
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/09/sanaa-omicidio-brutale.shtml?uuid=2d8d744a-a2cc-11de-9f1c-d4e5f7fd1808&DocRulesView=Libero
Sì, Poerio, ma è lo stesso articolo di Sumaya Abdel Qader.
Il documento del GMI fa di tutta l'erba un fascio: nessuno si è mai sognato di ATTRIBUIRE il crimine commesso da Erika e Omar o quello per cui è stata condannata la Franzoni al cristianesimo, mentre quello del padre di Sanaa è di matrice islamica: per quanti musulmani una ragazza musulmana non ha il diritto di sposarsi o anche STARE con un non-musulmano? Si tratta di una condanna a mio parere troppo generica, quella del GMI e anzi credo che tra le righe si possa leggere disapprovazione per ciò che ha fatto Sanaa. Netta invece è la condanna di una "strumentalizzazione" del caso e che si sia detto che l'uomo è marocchino e musulmano: e Sanaa allora, non era marocchina e musulmana?! Netta è la condanna per l'assassinio della povera Marwa Sherbini, insultata da un razzista ISLAMOFOBO, perchè portava il velo e poi uccisa, incinta, davanti al figlio di 3 anni e al marito che cercava di difenderla, perchè aveva fatto CONDANNARE il tipo che l'ha insultata. Questa sì, è una condanna netta. Non quella dell'assassinio di Sanaa, che segue quello di Hina, che segue quello di Kawtar... .
Ah,mi era sfuggito che lo spericolato articolo di Sumaya era già stato inserito nell'ultimo post. In ogni caso è fastidioso come questi GMI, secondo me in una consapevole strategia mediatica di dissimulazione, esplicitamente indicano nell'assennza dei valori della società italiana la causa indiretta che ha determinato questo omicidio. La cosa comunque non mi sorprende visti i personaggi che ci sono dentro e l'associazione maggiore a cui fanno riferimento.
esplicitamente indicano nell'assennza dei valori della società italiana la causa indiretta che ha determinato questo omicidio.
Ecco.
Una cosa poi non hi capito: a quale titolo quella cloaca della madre si permette di dire che perdona? E' stata forse lei ad essere ammazzata?
Io non voglio capire.
Mi scuso con tutte le prostitute, per il fatto che fra l'altro dimentico che avranno la precedenza nel regno dei cieli, le ho paragonate per un istante alla moralmente complice di un cane omicida (Scusandomi anche coi cani.
Stefano.
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
La ringrazio per Blog intiresny
necessita di verificare:)
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