Graziato da Karzai, ha già lasciato il Paese per una località ignota
ROMA - È stato liberato e ha lasciato l'Afghanistan per una località ignota il giornalista afghano Sayed Pervez Kambaksh, 24 anni, condannato a morte per «blasfemia» (poi ridotto a 20 anni di galera) per essersi occupato dei diritti delle donne, il cui caso ha mobilitato una campagna mondiale in suo favore. Lo afferma il quotidiano britannico The Independent, aggiungendo che il giornalista è stato «segretamente graziato dal presidente Karzai». «Posso confermare la grazia e il rilascio», ha detto l'avvocato del giornalista, che ha aggiunto tuttavia di «non poter confermare che sia fuori dal Paese» per «problemi di riservatezza». Quanto alla data del rilascio, il legale ha parlato di «un paio di settimane fa». «Posso confermare la sua liberazione ma non posso aggiungere altro», ha detto a sua volta il fratello del giornalista.
UCCISI CINQUE SOLDATI NATO - In Afghanistan domenica sono stati uccisi cinque soldati della Nato. Oltre a un militare olandese, reso noto ieri, il comando Isaf lunedì ha comunicato il decesso di un soldato statunitense ucciso nel sud da una bomba rudimentale. In circostanze analoghe sono stati uccisi ulteriori due soldati della coalizione, dei quali non è stata peraltro resa nota la nazionalità. L'ultimo, infione, di nazionalità per ora ignota, è morto a causa delle gravi ferite riportate in un precedente scontro a fuoco. (Fonte: Arabiyya )
E a questo proposito un interessante pezzo su Secondo Protocollo: Afghanistan: quale democrazia? Il paradosso della liberazione di Pervez Kambaksh .
Intanto il giovane poeta giordano Eslam Samahn, condannato manco a dirlo per blasfemia, per aver interito un versetto coranico in una poesia d'amore (www.hudsonny.org/.../jihad-by-court-moderate-jordan-threatens-poet-eslam-samhan-with-death.php ), aspetta "the implementation of sentence", l'applicazione della sentenza... .
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