martedì 15 marzo 2011

AL-QAIDA LANCIA RIVISTA PER SOLE DONNE. SEMBRA COSMOPOLITAN CON IL BURQA

"Donna Maestosa" spiega che il principe azzurro da sposare è un martire e che per avere una pelle perfetta bisogna star chiuse in casa col volto coperto.

Consigli di bellezza, di moda, di cuore: come su Cosmopolitan, o su Elle, o Amica. Ma Al Shamikha, «Donna Maestosa», una nuova pubblicazione in arabo, non è una normale rivista patinata destinata al pubblico femminile.
L'editore infatti è il braccio mediatico di al Qaida: in copertina c'è una donna avvolta dalla testa ai piedi nel niqab che imbraccia un mitragliatore.
Una trentina di pagine di suggerimenti per la donna di al Qaida, per cui trovare il principe azzurro significa «sposare un mujaheddin». Sul fronte della bellezza, ad esempio, come fare ad avere una carnagione perfetta? «Restate in casa con il volto coperto». Al Shamikha mischia moda e consigli di lifestyle in articoli scritti in molti casi da donne: «Non uscire se non quando è necessario» e, una volta fuori, indossare sempre il niqab per proteggere la pelle dal sole.
«La Nazione dell'Islam ha bisogno di donne che conoscono la verità sulla loro religione, la battaglia e le sue dimensioni e sanno cosa ci si aspetta da loro», ha scritto il direttore Saleh Youssef nella presentazione del numero zero, che propone interviste con «mogli di martiri» della jihad e elogia chi ha dato la vita per difendere l'interpretazione di al Qaida del Corano: «Dal martirio il credente riceverà sicurezza e felicita».
Secondo James Brandon, portavoce del centro britannico anti-estremisti, «Donna Maestosa» è «la versione jihadista di Cosmopolitan». Al Shamikha - ricorda oggi l'Independent - è la seconda rivista pubblicata da al Fajr, il braccio mediatico di al Qaida. Nove mesi fa, pattugliando Internet, ricercatori privati si erano imbattuti in «Inspire», un magazine di propaganda in inglese, che annoverava articoli del tipo: «Lo chef di al Qaida: come fabbricare una bomba nella cucina di tua madre».
All'inizio era sembrata una burla, una caricatura di giovani terroristi un pò mammoni che pasticciano con fertilizzanti e cosmetici ai fornelli della genitrice in burqa: ma burla evidentemente non era, dal momento che hanno fatto ricorso a ordigni fatti in casa sia gli attentatori di Londra 2005 che Faizal Shahzad, il terrorista di Times Square, e Najibullah Zazi, l'afghano-americano che con due compagni di scuola voleva colpire New York dopo aver comprato gli ingredienti della sua torta esplosiva in un negozio di parrucchiere. (Fonte: http://www.ilgiornale.it/ , 14/3)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CHE SCHIFO L'ISLAM E CHE SCHIFO QUESTI PSEUDO-INTELLETTUALI PROGRESSISTI CHE DIFENDONO QUELLA INFAME IDEOLOGIA ASSASSINA. NON CAPISCO POI LE FEMMINISTE DI SINISTRA CHE DI FRONTE ALL'ISLAM RESTANO IN SILENZIO E VEDONO IN BERLUSCONI IL VERO NEMICO DELLE DONNE E NON NEI MUSULMANI, ANZI L'ISLAM VA PER LORO DIFESO. SOLO ISRAELE SA TRATTARE CON I MUSULMANI E SENZA MEZZE MISURE. W ISRAELE

Alessandra ha detto...

Già, bisognerebbe riflettere anche sulle motivazioni delle terroriste suicide: molte, a mio parere, sono donne che, non pensando di avere altra possibilità di rispetto o di riscatto e quindi ricorrono a quello. Oltre ovviamente la smania di meritarsi il paradiso, anche se per loro non ci saranno 72 baldi giovani vergini...